Con Enrico Ferraris, Samantha Isaia e Sandro Trucco.
In occasione della nuova mostra “Archeologia Invisibile” e dell’uscita del libro di Enrico Ferraris “La tomba di Kha e Merit”, Franco Cosimo Panini, gennaio 2019.
L’archeologia è allo stesso tempo affascinante e apparentemente molto distante. Affascinante, perché ci mette di fronte a tempi e usanze molto lontani. Distante, perché ci costringe ad un grande sforzo di immaginazione e a riconoscere l’importanza del paziente lavoro di molti esperti. In che modo gli allestimenti, il modo di porsi e di raccontarsi di un museo archeologico ce lo rendono familiare? Sapevate che il museo Egizio di Torino ha una collezione di arte egizia fra le più importanti al mondo? E che ha un numero di visitatori impressionante? Saranno mica tutti noiosi no? e come mai una volta che lo hanno visitato tornano?
Enrico Ferraris è responsabile del programma di analisi dei reperti della tomba intatta di Kha e Merit, denominato TT8 Project. Ha curato la mostra temporanea Archeologia Invisibile (attualmente in corso).
Samanta Isaia è Manager Gestionale del Museo Egizio e coordina l’attività istituzionale della Fondazione in tutti i suoi aspetti organizzativi, gestionali, produttivi, amministrativi e promozionali.
Sandro Trucco è vicepresidente di A.C.M.E. (Amici Collaboratori Museo Egizio), È relatore stabile dell’Università della terza età di Cuneo e di numerosi associazioni culturali dell’Italia settentrionale.