Laura Cappon
Paola Caridi
Costanza Spocci
Il Cairo è una megalopoli che fagocita chi la percorre. C’è la città vecchia con le sue moschee e il mercato, ci sono i viali alberati di Garden City e i palazzoni ammassati di Madinat Nasr, e c’è la nuova Capitale Amministrativa con i suoi viali in larghezza napoleonica concepiti in versione antisommossa. Esiste però un’altra Cairo, speculare alla “Cairo di sopra”: è la città delle gattabuie, dei sotterranei e delle celle strette. La Cairo delle prigioni, ricolme non solo di oppositori ma anche di un’umanità, composita e frammentata, che in scala ridotta forma lo specchio della società egiziana contemporanea.