Amedeo Balbi dialoga con Antonio Pascale sull’origine, l’evoluzione e la natura dell’universo.
In occasione dell’inaugurazione della mostra “Destinazione LUNA: il futuro è adesso” della Fondazione CRC
Negli ultimi cinquant’anni, la scienza ha messo insieme un quadro che descrive in modo straordinariamente accurato la storia delle origini e dell’evoluzione del nostro universo. Conosciamo con grande precisione l’età del cosmo, il suo contenuto di materia ed energia e la sua struttura su grande scala. Comprendiamo i meccanismi fisici che hanno portato l’universo a evolvere dallo stato semplice e indifferenziato degli inizi fino a quello ricco e complesso in cui ci ritroviamo a vivere. Allo stesso tempo, alcune delle nostre domande fondamentali non hanno una risposta. L’universo è finito o infinito? Lo spazio e il tempo hanno avuto un inizio, e avranno una fine? Le leggi di natura potevano essere diverse? Esistono altri universi oltre il nostro? Perché c’è qualcosa piuttosto che nulla? È possibile una conoscenza completa della natura ultima della realtà? Sono domande che sfidano il potere di indagine della scienza, che ci costringono a riflettere sulla nostra capacità di distinguere ciò che sappiamo da ciò che non sappiamo, ciò che possiamo sperare di comprendere da ciò che potremmo non capire mai. E, in definitiva, interrogano la nostra stessa umanità, la nostra natura di esseri pensanti, e il nostro posto in un cosmo di cui non possiamo smettere di investigare il mistero.
Amedeo Balbi – astrofisico e divulgatore scientifico, è professore associato all’Università di Roma “Tor Vergata”. I suoi studi spaziano dalla cosmologia alla ricerca di vita nell’universo.
Antonio Pascale – scrittore, saggista, autore televisivo e ispettore agrario presso Mipaf.